Il processo di produzione che inizia dalla vendemmia e finisce in bottiglia è sempre stato affascinante, non solo per appassionati ed esperti, ma anche per profani che amano bere un buon bicchiere durante una cena tra amici.
Chi vi scrive fa parte della seconda categoria, quella che resta affascinata da chi riesce a raccontare la storia di un vino, a prescindere da cosa si tratti, portando l’ascoltatore in un vero e proprio viaggio.
Praticamente quello che è successo poche settimane fa durante una visita alle Cantine Bosca, a Canelli.
Nel cuore di un territorio rinomato per la propria tradizione di produzione vinicola, Bosca Spumanti rappresenta un’eccellenza giunta ormai alla sesta generazione con i fratelli Pia, Gigi e Polina, che con competenza e entusiasmo portano avanti l’azienda di famiglia, nata nel 1831.
Proprio la storia della famiglia diventa protagonista del percorso guidato all’interno delle cantine Bosca, dette anche Cattedrali Sotterranee per l’imponenza e la maestosità delle volte e l’atmosfera suggestiva che si ritrova percorrendone i corridoi.
Attraverso video mapping in 3D, ad ogni passo si ritrova una storia fatta di passione e ambizione, grande ricerca e fortissimo legame con il territorio, fino al 2014, anno in cui le Cantine sono state proclamate Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
E non poteva essere diversamente, perché la visita alle Cantine Bosca è un’esperienza nell’esperienza: giochi di luce inaspettati, proiezioni, musica e installazioni permanenti come questa della foto sottostante.
La Piramide dei Sogni di Guglielminetti, dedicata dall’artista alla famiglia Bosca, è un vero e proprio gioiello in cui ci si imbatte durante la visita.
Durante il percorso guidato, si ascolta anche il processo di produzione degli spumanti Bosca, eseguito attraverso il metodo classico che prevede, tra l’altro, remuage fatto a mano e una lunghissima fermentazione, fondamentali per ottenere un prodotto dalle bollicine intense e persistenti, che solleticano il palato.
Al termine della suggestiva visita delle Cattedrali Sotterranee, la degustazione attende all’interno oppure, se il tempo lo permette, nello splendido cortile esterno circondato di edera e silenzio.
Noi abbiamo assaggiato le bollicine metodo classico Mille Giorni della linea Ispiro, chiamato così per la permanenza di almeno mille giorni nelle Cantine Bosca e per capire la preziosità e la cura del prodotto, vi lascio con queste parole con cui Bosca descrive la linea:
‘La bottiglia è lì, immobile. In cantina. Sembra inerte. In realtà, sta facendo la cosa più importante di tutte.
Riposa.
In attesa di completare la più pregiata delle trasformazioni.
Diventare spumante di qualità’.
Potete prenotare la vostra visita direttamente QUI non solo nei weekend, ma anche durante la settimana.
DOVE:
Cantine Bosca
Via G.B. Giuliani, 23
14053 Canelli (AT)
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Post realizzato in collaborazione con Bosca