Quanti di voi durante il periodo di lockdown si sono un po’ reinventati?
Devo dire che in molti hanno riscoperto il piacere della lettura, e di questo non posso che esserne contenta.
Poco tempo fa ho letto un articolo molto interessante che parlava proprio dei vantaggi della lettura: primo fra tutti stimola la mente e riduce di gran lunga patologie come Alzheimer o demenza senile,migliora le capacità di scrittura, aumenta il nostro vocabolario, migliora il livello di concentrazione, rafforza le capacità analitiche e ultimo ma non per importanza, riduce lo stress. E credo che in questo periodo anche se siamo meno oberati di lavoro, siamo tutti un po stressati poiché restare per tanto tempo chiusi non stimola molto la nostra mente.
Allora perché non utilizzare i libri per poter viaggiare ed evadere dai nostri problemi?
Iniziamo con un libro di cui forse avrete spesso sentito parlare. L’ho scelto perché ho sempre amato il potere delle lettere, sempre reputate romantiche, forse perché hanno un che di retrò o forse perché ho sempre amato scrivere pertanto le lettere hanno sempre avuto un fascino speciale per me.
CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO – di David Grossman – edito da Oscar Mondadori
“ Come vorrei pensare a noi come a due persone
che si sono fatte un’iniezione di verità per dirla,
finalmente, la verità.
Sarei felice di poter dire a me stesso:
“ Con lei ho stillato verità”.
Si, è questo quello che voglio.
Voglio che tu sia per me il coltello, e anch’io lo sarò per te, prometto.”
In un gruppo di persone, un uomo vede una donna sconosciuta che con un gesto quasi impercettibile sembra volersi isolare dagli altri.
Commosso, Yair le scrive, proponendole un rapporto profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo, ma esclusivamente epistolare. Più che un proposta è un’implorazione e Myriam ne resta colpita, forse sedotta. Un mondo privato si crea così fra loro, ognuno dei due offre all’altro ciò che mai avrebbe osato dare ad alcuno, e in questo processo di svelamento Yair e Myriam scoprono l’importanza dell’immaginazione nei rapporti umani e la sensualità che si nasconde nelle parole. Finché Yair si rende conto che le lettere di quella donna stanno aprendo un varco dentro di lui, gli chiedono con imperiosa delicatezza una svolta nella sua vita interiore.
Il risultato è un romanzo avvolgente e “impudico” che ci mostra quanta strada bisogna percorrere per vincere la paura e arrivare a toccare liberamente, con pazienza, l’anima (e il corpo) di un altro essere umano.
“Con te non mi comporto in modo logico: solo in modo follemente logico.
E non voglio nemmeno aspettare, perché il tempo con te è diverso.
È circolare, e ogni momento si trova esattamente alla stessa distanza dal centro. […]
con te, ritirarsi è un delitto”
Non è altro che un rapporto epistolare, una raccolta di lettere fra Yair e Myriam. Il loro si può definire come un amore platonico e per questo anche estremamente passionale.
Il modo in cui Yair le scrive è intenso, come se ne sentisse il bisogno fisico e non farlo gli provocherebbe dolore.
Possiamo dire che il libro viene diviso in due parti:
la prima parte è concentrata tutta su Yair, è lui che decide di scriverle la prima volta, attraverso le sue lettere si percepisce ciò che Myriam gli risponde. Si raccontano cosi, mano mano nei mesi e si scopre che entrambi hanno delle famiglie e che il loro scriversi di nascosto è un modo per evadere da tutto ciò che li circonda.
Da ciò che scrive Yair si percepisce il costante bisogno di attenzioni e il suo voler essere messo sempre al centro dell’attenzione. Egli ha bisogno di essere amato.
La seconda parte riguarda Myriam. Più che lettere lei scrive pensieri, rivolti a se stessa e a Yair, sulla sua incapacità di lasciarlo andare e questo bisogno spasmodico di scriversi tutti i pensieri più profondi del loro animo umano.
La loro è una storia travagliata, l’essere il coltello l’uno per l’altro, lo definirei un modo per potersi infliggere dolore, come se senza quel sentimento loro non riuscissero ad andare avanti. La cosa interessante di questo libro è la loro scelta di scriversi lettere nonostante potessero scegliere altri metodi di comunicazione, forse anche più semplici. Credo perché le lettere abbiano un che di misterioso.
Pepite tips: “Che tu sia per me il coltello” è un libro consigliato a chiunque abbia mai provato un amore platonico in vita sua. Vi aiuterà ad esorcizzarlo e sicuramente vi sentirete meno soli.
Avete mai pensato che un libro vi possa salvare?
LA VITA INIZIA QUANDO TROVI IL LIBRO GIUSTO – di Ali Berg e Michelle Kalus – edito da Garzanti
“ Il mondo è un posto bellissimo,
pieno di ispirazione e promesse;
devi solo sapere dove guardare”
Frankie ha sempre cercato le risposte nei libri. Al perché la sua carriera non sia decollata, al perché sia così difficile andare d’accordo con sua madre o, a ventotto anni, non abbia ancora vissuto la sua grande storia d’amore. Leggere le pagine di Jane Austen, Francis Scott Fitzgerald e John Steinbeck l’ha sempre aiutata. Ma, al di fuori delle amicizie letterarie, Frankie si sente spesso sola. La sua vita, ora, sta per cambiare. Il suo piano non può fallire.
I libri non possono tradirla. Per giorni ha lasciato una copia dei suoi romanzi preferiti sui mezzi pubblici che prende per andare al lavoro, scrivendo all’interno il suo indirizzo e-mail. Perché per una grande lettrice come lei non c’è modo migliore di fare nuove conoscenze, o addirittura di trovare l’anima gemella, se non grazie a un libro. Ne è sicura.
Quando le risposte cominciano ad arrivare, Frankie colleziona appuntamenti su appuntamenti. E, purtroppo, delusione su delusione. Perché, di fronte a lei, si presentano le persone più strambe che abbia mai conosciuto e nessuna sembra quella giusta. Tra di loro non c’è l’ombra né di un amico né tantomeno di un fidanzato. Fino a quando non incontra Sunny, un uomo che sembra uscito da uno dei suoi romanzi preferiti. Ma ha un difetto terribile: gusti letterari opposti ai suoi. Una cosa su cui Frankie non può proprio passare sopra. L’uomo giusto deve leggere i libri giusti.
Frankie si trova a un bivio. Per vivere una favola d’amore deve accettare Sunny con i suoi pregi e i suoi difetti. Accettare che l’uomo accanto a lei possa amare autori che lei non ha mai letto. Perché una nuova vita inizia quando trovi l’amore. Ma anche quando trovi una storia da leggere, che apre orizzonti inaspettati e fa scoprire nuovi protagonisti da incontrare.
“ Perché questa è la via. Succedono cose terribili e si cerca
di venirne fuori e di tornare a credere che non tutto e tutti
ce l’hanno con te”
Trovare l’amore con l’aiuto dei libri si può?
La protagonista del libro Frankeston Rose, ci prova, nonostante sia spaventata dall’amore e dalla sofferenza che provoca un cuore spezzato. Ma lei crede molto nel potere dei libri, d’altronde è una libraia e prima ancora di essere una libraia è stata una scrittrice, al momento in stallo professionale. Con l’aiuto della sua più cara amica e collega Cat , si mette in gioco e decide di lasciare libri sparsi sui mezzi pubblici di Melbourne. Il suo scopo? Trovare l’amore usando i suoi scrittori preferiti: Jane Austen, Bronte, Fizgerald…
Come funziona l’esperimento?
Semplice, ogni mattina lascia un libro sul tram o sulla metropolitana con all’interno il suo indirizzo mail e la proposta di conoscersi meglio. D’altronde se si hanno gli stessi gusti in fatto di libri, può essere la tua anima gemella anche nella vita. Giusto?
Inizia così la sua avventura, ma come tutte le avventure ci sono i colpi di scena, ed ecco che entra in gioco Sunny, un uomo che sembra uscito da un libro della Austen, ma che non ha esattamente i suoi stessi gusti letterari.
Ma come si dice: “mai giudicare un libro dalla copertina”.
Pepite tips: “La vita inizia quando trovi il libro giusto” è stato un caso editoriale che ha conquistato tutto il mondo. Attraverso il potere del passaparola è riuscita ad arrivare in vetta alle classifiche. Una lettura leggera, ottima per periodi come questo in cui si ha bisogno di sorridere di più. Al termine della lettura vi sentirete spensierati e più leggeri. Questo io lo definirei il potere di un buon libro. Perché questa è una storia che parla a chi ama i libri, a chi crede che leggere possa cambiare la vita e magari salvargliela.
A PROPOSITO DI E-BOOK
Come sapete in questo periodo ci sono moltissime case editrici che hanno deciso di mettere a disposizione dei lettori vari titoli gratuiti sulle piattaforme online, mai come in questo periodo si stanno utilizzando gli ebook reader. Ottimi per momenti come questo in cui non è così semplice raggiungere le librerie o anche se lo si può fare, si cerca di evitare spostamenti poco necessari.
Bene, fra le varie iniziative, mi sono imbattuta in quella di una scrittrice che forse alcuni di voi conosceranno; lei è Felicia Kingsley che ha deciso di scrivere una Novel il cui devoluto andrà direttamente all’ospedale Policlinico di Modena, e per essere più precisi, al reparto di Pneumologia. Quindi non solo vi regalerete qualche ora di spensieratezza ma aiuterete un ospedale che ha combattuto in prima linea durante l’emergenza Covid-19.
APPUNTAMENTO IN TERRAZZO – di Felicia Kingsley – Edito da Newton Compton
“Questa quarantena ci sta obbligando
a rivalutare tutto ciò che prima davamo per scontato.
A rallentare e a pensare a quante volte ci siamo lamentati per niente”
“Rimanete a casa, rimanete a casa”, si sente urlare dagli altoparlanti delle uniche auto che circolano per le strade deserte di Milano. La vita congelata nel momento del lockdown ha colto tutti impreparati. Ma alcuni di più.
È il caso di Alex che, nel momento in cui il Governo annuncia la quarantena nazionale, si ritrova in isolamento con quella che da poche ore è diventata la sua ex, l’ultima persona con cui vorrebbe condividere l’aria. A distanza di una parete, nell’appartamento accanto al suo, c’è Didi, tornata a casa dei suoi per una breve visita, rimasta ostaggio della sua chiassosa famiglia: una madre complottista dipendente dai social, un padre drogato di lavoro che ha trasformato la casa in un ufficio, una sorella diciottenne aspirante influencer con cui è costretta a dividere la camera e un nonno nostalgico.
Per Alex e Didi la situazione è soffocante e, privati dei propri spazi, non resta loro che un posto per trovare un attimo di pace: il terrazzo. Le vite di Alex e Didi s’incrociano in un momento di emergenza e, quello che nasce come un incontro inaspettato, diventa un piacevole appuntamento quotidiano. È possibile che un’amicizia nata in una situazione ai limiti del reale possa trasformarsi in qualcosa di più?
“Quando la vita cambia,
si osservano le cose in modo diverso.
La libertà di uscire e la bellezza di tornare. ”
Pepite tips: “Appuntamento in terrazzo” consigliato a tutti coloro che soffrono di: “tristezza” e “solitudine” dettata dal Covid-19.
La Kinglsey con la sua novel, riesce a farti “evadere” dalle mura di casa e a farti sognare, stando comodamente seduta sul divano.
La storia di Alex e Didi la definirei romanticismo puro al cento per cento, quel romanticismo di una volta che fa sognare un po’ tutti.
È quel tipo di storia che ti fa trattenere il fiato e battere forte il cuore, come se ad innamorarci fossimo un po’ anche noi.
Alex conquista non solo Didi, ma anche il lettore, con quei gesti romantici da appuntamento anni trenta: a quei tempi infatti, non ci si poteva sfiorare, non potevi partire in quarta ma bisognava fare le cose con una lentezza, che al giorno d’oggi potrebbe essere definita “estrema”.
In realtà credo sia questo che rende questa storia speciale, perché per quanto sia ambientata esattamente nel 2020, tremendamente attuale anche nel periodo storico, riesce a trasportarti altrove, facendo diventare quel “terrazzo” qualsiasi posto nel mondo.
È una Novel che fa sorridere, e sperare che il domani possa essere: “un giorno migliore” .
In quest’ultimo periodo tutti hanno parlato dell’importanza di “restare a casa”. Ormai tutti noi ne siamo pienamente a conoscenza. Ci sono però donne, per le quali stare a casa non è così semplice, la “casa” per queste donne non è un rifugio, in quanto la violenza ahimè non finisce solo perché abbiamo un obbligo da rispettare.
Vi parlo di ciò perché parecchio tempo fa trovai in libreria un libro particolare. Mi aveva attratto la copertina e leggendo la trama appresi che si trattava di un giallo un po’ particolare, che trattava argomenti quali: stupro e femminicidio.
Pertanto ho ritenuto giusto, parlarne qui, sperando che magari questo spazio, se pur uno spazio per “consigli letterari”, vi sia d’aiuto anche nella vita di tutti i giorni.
LA CASA TONDA – di Louise Erdrich – edito da l’universale economica Feltrinelli
“Ci sono diversi tipi di male, lo sapevi?
C’è il male fisico, quello che cagiona sofferenze che sono
indipendenti dagli esseri umani,
ma che ha profonde ripercussioni su di loro.
Malattie e povertà, calamità naturali di ogni genere.
Mali fisici.
Quanto a questi non possiamo farci niente.
Dobbiamo riconoscere che la loro esistenza è un mistero.
Il male morale è diverso.
È cagionato dagli esseri umani.
Un individuo fa deliberatamente qualcosa a un altro individuo
per cagionare dolore e tormento.
Questo è un male morale”
- La comunità di una riserva indiana nel North Dakota è scossa da un crimine di un’efferatezza inedita per quei luoghi. La moglie del giudice Coutts, Geraldine, che ha subito l’aggressione, si è chiusa nel silenzio ed è caduta in una profonda depressione. Se è viva, lo deve alla propria presenza di spirito: ha approfittato di un momento di distrazione dell’assalitore ed è fuggita in automobile. Sembra che dopo averle usato violenza l’uomo abbia tentato addirittura di bruciarla viva cospargendola di benzina. “Sembra”, perché la faccenda presenta molti lati oscuri e perché la vittima si rifiuta di parlare. Assistito dalle due polizie che operano all’interno della riserva, quella indiana e quella americana, Coutts inizia a indagare. Ma Coutts non è un giudice d’assalto, il suo lavoro si è sempre limitato a liti tra vicini, furtarelli, piccole truffe, ubriachezza, un po’ di droga. Toccherà al figlio tredicenne Joe intervenire per cercare di far luce sulla vicenda. Un grande romanzo di misteri e analisi sociale.
“ Ero proprio la cosa che aveva detto lei.
E ricordo il tormento che provai
quando davvero ci pensai su.
Un idiota avido e insaziabile.
Forse ero cosi.
Però dopo averci pensato su a lungo
– per tutta la vita, in realtà –
mi resi conto che volevo essere qualcosa di meglio”
Credo che il libro “ la casa tonda” di Louise Erdrich, vincitore nel 2012 del premio National book Award, si possa considerare un romanzo d’inchiesta, che tratta due temi importanti: violenza sulle donne e razzismo.
Dovete sapere che, per quanto sia ambientato nel 1988, e la legge e lo stile di vita erano molto lontani da ciò che ci circonda attualmente, ancora oggi la legge ostacola l’azione penale nei casi di stupro nelle riserve indiane. Un rapporto di Amnesty International del 2009 forniva i seguenti dati: una donna indiana su tre sarà violentata nel corso della sua vita, l’ottantasei percento degli stupri e violenze sessuali su donne indiane sono perpetrati da non indiani, pochi sono perseguiti per legge.
Parlare di stupri, violenze, femminicidi, non è mai semplice. Nonostante siano passati anni dalla pubblicazione di questo libro, uscito nelle librerie nel 2012, ancora oggi molte donne, non solo indiane, non riescono ad ottenere un’adeguata giustizia.
Ritengo ciò una sconfitta per noi donne, perché lottiamo duramente da sempre per avere una voce, i nostri diritti, eppure non sempre questo accade.
Non sempre siamo tutelate, in alcune culture non siamo neanche libere.
Non so voi, ma molte volte ho l’impressione che la donna debba sempre affrontare delle sfide per farsi notare, per far vedere che è alla pari con gli uomini.
Quante donne in carriera vengono giudicate?
Quante donne non possono crearsi una carriera perché magari il marito vuole che restino a casa a fare le mamme?
Quante donne rischiano di avere delle ripercussioni perché hanno espresso un’opinione contrastante?
Ve lo dico io: da dati Istat del 2018, otto donne su dieci conoscevano il loro aggressore.
Ai tempi del Covid-19 il numero di vittime è di ventiquattro donne uccise fra le mura di casa.
Io credo che qualcosa debba cambiare, ma siamo noi donne che dobbiamo agire, insegnando ai nostri figli come trattare un essere umano, nel rispetto del colore della pelle, del sesso, della cultura e della provenienza. Siamo noi che dobbiamo denunciare: la protagonista del libro ci mette molto ad affrontare l’argomento “stupro”, ci mette molto perché ha paura, l’aggressore è a piede libero e può tornare a farle del male.
Avere paura però aiuterà loro, non noi. So che non è facile liberarsi di qualcuno che non vi ama o che vi tratta male, ma è importante farlo, perché questa persona non cambierà, se è geloso, resterà tale, se vi torce anche solo un capello una volta, lo farà in seguito.
Pertanto siamo noi a dover scappare. E questo non vi renderà deboli, solo più forti e salve.
Complimenti per le recensioni, non sono una grande lettrice però mi è venuta voglia di acquistare i libri da te spiegati con parole semplici e dopo questo periodo speciale che tutti abbiamo vissuto a causa del covid19 una buona lettura serve per passare delle ore in buona compagnia.
Ciao Grazia! Grazie mille da parte mia e un super brava a Roberta che è la responsabile di tutti gli articoli dedicati ai libri!