Un invito scritto a mano su carta intestata, fatto recapitare al nostro maggiordomo – oggi conosciuto anche come la custode del palazzo – ci immerge direttamente in uno dei rituali più belli e affascinanti che si conoscano. Ce ne sono di diversi, a seconda del Paese in cui ci si trova, ma ora siamo in Inghilterra, giusto in tempo per l’afternoon tea.
Sembra che la tradizione, tutta British, del the delle 5 risalga all’epoca vittoriana. In quel periodo gli unici pasti consumati erano la colazione e la cena.
Un giorno la Duchessa di Bedford, Anna, amica stretta della Regina Vittoria, ordinò nel tardo pomeriggio del the accompagnato da uno spuntino, per soddisfare la fame che non le avrebbe permesso di attendere la cena.
Un infuso, una fetta di pane con del burro ed ecco gettate le basi per l’afternoon tea come lo conosciamo oggi.
Infatti, durante quell’estate, la Duchessa ripetè più volte l’esperienza e iniziò a invitare anche qualche amico che le facesse compagnia.
In un attimo quel momento, nato semplicemente come un bisogno, divenne un vero e proprio rituale, che sopravvisse anche all’arrivo dell’inverno e di tutte le stagioni a venire.
Durante l’ora del thè, in epoca vittoriana, le partecipanti dovevano vestire in maniera elegante e sofisticata: non si trattava, infatti, di un ritrovo informale, ma divenne presto un vero e proprio evento mondano, nel quale il cibo era una scusa per incontrarsi e dare sfoggio del più grande sfarzo.
Era onere della padrona di casa, infatti, scegliere il servizio di porcellana utilizzato che doveva essere impeccabile e
ricercato, perché oggetto di giudizio sul benessere dell’intera casa.
Nonostante nei primi tempi, l’afternoon tea, era appannaggio della classe aristocratica, si diffuse presto all’intera popolazione, tanto che ancora oggi, passeggiando per le strade di Londra, è possibile fermarsi in negozi e sale da the.
E per una giornata davvero indimenticabile basta uscire da Londra e percorrere la strada verso il Bedfordshire, a 2 ore circa di macchina, e immergersi nella meravigliosa Woburn Abbey, la residenza del Duca e della Duchessa di Bedford. Il luogo in cui tutto è nato.
Ma come si organizza oggi un afternoon tea?
- Prima di tutto bisogna pensare agli inviti, meglio se scritti a mano e consegnati tramite posta tradizionale.
- L’appuntamento dovrà essere fissato per un quarto d’ora prima delle 17, così gli avranno il tempo di arrivare e sistemarsi prima che il the venga servito.
- La scelta della tavola è fondamentale, d’altronde è da qui che viene giudicata lapadrona di casa. Quindi, tovaglia bianca, meglio se in lino e tovaglioli quadrati. Per tazze, alzatine, piattini, ça va sans dire, solo porcellana, come questa della collezione Victorian Garden di Easy Life.
- Saranno serviti sandwich e pasticcini mignon e il the dovrà essere versato solo dalla padrona di casa, che dovrà sempre accertarsi che non ci siano tazze vuote.
- Ultimo, ma non meno importante: non si inzuppa, vietato sorseggiare rumorosamente e si mescola solo muovendo il cucchiaino avanti e indietro.
Siamo pronti: ora basta solo chiudere gli occhi e immaginarsi in uno dei meravigliosi salotti di Woburn Abbey!
Post in collaborazione con Easy Life.